top of page

 

 

STATUTO DELLA  ASSOCIAZIONE ONLUS

“INSIEME PER LO SCOUTISMO”

 

 

1. DENOMINAZIONE

E’ costituita un’associazione non a scopo di lucro denominata Insieme per lo scoutismo ONLUS.

L’associazione, agli effetti fiscali, assume la qualifica di organizzazione non lucrativa di utilità sociale adottandone l’acronimo ONLUS in conformità a quanto disposto dal D.L. n° 460/1977 e successive modificazioni ed integrazioni, tale acronimo deve essere inserito perciò in ogni comunicazione e manifestazione esterna dell’associazione: la medesima associazione si qualifica come associazioni di volontariato ai sensi della Legge n° 266 dell’11 agosto 1991.

 

2. SEDE LEGALE

La sede sociale dell’associazione  è in Prato. Via Boni, 19; essa potrà variare la sede e/o istituire unità locali secondo il deliberato del Consiglio Direttivo in carica.

 

3. DURATA

La durata dell’associazione è fissata al 31/12/2030. L’assemblea  straordinaria dei soci potrà deliberare al riguardo della proroga della scadenza.

 

4. SCOPO ASSOCIATIVO

L’Associazione si professa apartitica e non persegue scopo di lucro, nemmeno indiretto o equivalente. Essa si avvale dell’opera prestata in modo personale, spontaneo e gratuito dai volontari ed intende perseguire esclusivamente fini di solidarietà in base alla Legge 11.08.1991 n. 266.

L’Associazione, si propone di promuovere e favorire le attività di vita all’aria aperta a contatto con la natura, secondo gli scopi educativi dello scoutismo, per la formazione della persona, di salvaguardare la natura come un bene e un valore permanente dell’uomo, che nella natura ha un legame diretto con il Creatore.

L’Associazione di ispirazione cristiana si riconosce negli ideali scout vissuti nella fede del messaggio evangelico.

L’Associazione prendendo ispirazione dal Vangelo e dall’insegnamento sociale della chiesa, intende perseguire finalità di solidarietà sociale, altruistiche e sosterrà la promozione del metodo e volontariato educativo scout fra giovani e adulti con iniziative di qualsiasi tipo, forma e modalità.

E’ fatto divieto all’Associazione di svolgere attività diverse da quella sopra elencata. L’associazione potrà tuttavia svolgere attività direttamente connesse a quelle istituzionali, ovvero accessorie in quanto integrative delle stesse, nei limiti consentiti dal D. Lgs. 4 dicembre 1997 n. 460 e successive modifiche  e integrazioni.

L’associazione, in funzione delle finalità associative, ai sensi dell’art 10 c. 9 D. Lgs. 460/97, intende svolgere la propria attività nei settori :

- formazione ed educazione morale e civile dei giovani e adulti secondo il metodo scout,

- tutela e valorizzazione della natura e dell’ambiente con esclusione delle attività esercitate abitualmente di raccolta e riciclaggio dei rifiuti urbani, speciali e particolari, attraverso molteplici iniziative fra le quali si evidenziano a titolo esemplificativo:

- la gestione di eventuali beni immobili da destinare ad attività educativa;

- l’organizzazione, realizzazione e gestione di attrezzature o strutture idonee all’attività all’aria aperta;

- la divulgazione di materiale informativo ed educativo della flora e della fauna della zona di specifica competenza;

- la cura e l’attenzione a qualunque azione intesa a salvaguardare e non modificare il contesto naturale e ambientale;

- la promozione, in tutte le sedi opportune, di campagne di sensibilizzazione, informazione  ed educazione col metodo scout.

L’associazione, nel perseguire i suoi scopi, intratterrà rapporti con tutto lo Scoutismo, nazionale e internazionale, nello spirito della fraternità mondiale, in particolare con Agesci (Associazione scout cattolici italiani) e con il Masci (Movimento adulti scout cattolici italiani) volendo sostenerli nella loro azione educativa, verso tutte le associazioni di giovani e adulti che desiderano fare esperienza di vita scout all’aria aperta nei valori della fede cristiana .

Nell’ambito delle finalità associative, eventuali iniziative educative potranno essere assunte con la denominazione “Riccardo Pagnini” figura di rilievo dello scoutismo pratese.

 

5. PATRIMONIO

Il patrimonio è formato:

  • dalle quote sociali versate dagli associati;

  • da eventuali contributi volontari degli associati che potranno essere richiesti in relazione alle necessità ed al funzionamento dell’Associazione;

  • dai contributi di enti pubblici ed altre persone fisiche e/o giuridiche;

  • da eventuali erogazioni, liberalità, donazioni e lasciti;

  • da eventuali beni mobili e immobili acquistati o permutati o  donati;

  • da eventuali entrate per servizi prestati dall’Associazione;

  • rimborsi derivanti da convenzioni;

  • entrate derivanti da attività commerciali e produttive marginali.

Eventuali avanzi di gestione non saranno mai distribuibili direttamente o indirettamente tra i soci a qualsiasi categoria essi appartengano, ma saranno destinati alle attività istituzionali.

Non è possibile procedere alla distribuzione di fondi aventi natura di capitale direttamente o indirettamente tra i soci durante la vita dell’Associazione salvo che la destinazione o la distribuzione non siano imposte dalla legge.

 

6. ASSOCIATI

A) All’Associazione possono aderire:

- le Persone Fisiche

- i Gruppi Giovanili, Adulti Scout e non, costituiti in qualsiasi forma, che siano in possesso del Codice Fiscale nella persona protempore del loro Rappresentante Legale

che condividono gli scopi associativi e cooperano concretamente alla loro realizzazione e osservano le norme che regolano la vita associativa come definito dal presente statuto.

B) E’ Socio di diritto il Magister (Presidente) del Masci di Prato Comunità Mario Mazza ed eventuale Responsabile di Zona Agesci di Prato.

C)  I Soci si distinguono in :

- Soci fondatori, che hanno partecipato alla costituzione della associazione

- Soci ordinari, tutti gli associati che hanno ottenuto l’ammissione dal consiglio direttivo, in regola con il pagamento della quota associativa e che accettano gli scopi e lo statuto  associativo.

D)  L’ammissione a socio avviene tramite domanda, da presentare al Consiglio Direttivo.

Il Consiglio Direttivo delibera sull’ammissione del nuovo socio o può respingere la domanda con la maggioranza dei due terzi dei consiglieri. All’assemblea dei soci il consiglio darà comunicazione delle domande di ammissione, dei soci ammessi e dei nominativi respinti.

All’atto dell’ammissione l’associato verserà la quota sociale di iscrizione fissata dal Consiglio Direttivo; l’associato è altresì obbligato al versamento delle quote associative che verranno annualmente stabilite dal Consiglio Direttivo entro il 31/01 di ogni anno.

Le quote associative e le quote sociali sono intrasmissibili.

Tra gli associati vige una disciplina uniforme del rapporto associativo e delle modalità associative volte a garantire l’effettività del rapporto medesimo. E’ espressamente esclusa la temporaneità della partecipazione alla vita associativa.

Ogni associato si impegna a portare la propria opera gratuita in forza dell’associazione nel rispetto delle finalità istituzionali.

L’appartenenza ad una delle diverse categorie di soci previste nel presente Statuto attribuisce i seguenti diritti:

  1. il diritto di partecipare ad ogni attività associativa;

  2. il diritto di voto per l’approvazione del rendiconto annuale consuntivo e preventivo ed ogni altra delibera assembleare;

  3. il diritto di voto per l’approvazione delle modificazioni dello Statuto, nonché per le elezioni di ogni carica prevista dal medesimo

il tutto senza limitazione alcuna.

E)  Il vincolo associativo cessa per ogni socio  con il recesso, l’esclusione, il decesso.

Il socio può recedere dall’associazione mediante comunicazione scritta indirizzata al Consiglio  Direttivo ed ha effetto con la iscrizione nel Libro Soci della delibera del Consiglio di Amministrazione di recesso e cancellazione. Il Consiglio Direttivo dovrà dare comunicazione all’assemblea ordinaria degli associati di tale variazione della compagine associativa.

F)  L’esclusione di un socio può avvenire per :

 - mancato versamento delle quote associative,

- comportamento indegno,

 - comportamento contrastante con le delibere degli organi sociali e dello statuto associativo.

L’esclusione è deliberata dal Consiglio Direttivo con la maggioranza dei due terzi dei consiglieri.

La delibera di esclusione, assunta dal Consiglio Direttivo, deve essere comunicata all’associato mediante raccomandata scritta; contro predetta delibera è ammesso ricorso dell’associato con raccomandata da inviare al Presidente del Consiglio Direttivo entro 30 giorni dal ricevimento della comunicazione di esclusione. Il Consiglio Direttivo dovrà riunire l’assemblea ordinaria per la discussione e delibera su ricorso presentato.

G)  Il socio che per recesso, per esclusione o che comunque cessa di appartenere all’associazione, non può rivendicare alcun diritto sul patrimonio dell’associazione e sulle quote pagate.

 

7. ORGANI ASSOCIATIVI

Sono organi dell’associazione :

1) L’Assemblea degli Associati.

2) Il Consiglio Direttivo.

3) Il Presidente.

4) Il Collegio Sindacale, se necessario, come previsto per legge.

 

8. ASSEMBLEA DEI SOCI

L’assemblea dei soci è l’organo sovrano dell’associazione.

L’assemblea è composta da tutti i soci e tutti  hanno diritto a partecipare.

Ogni socio ha diritto ad un voto e può rappresentare per delega non più di 2 (due) soci.

L’assemblea può essere ordinaria e straordinaria.

L’assemblea ordinaria ha i seguenti compiti :

- approvare il Bilancio annuale consuntivo e preventivo predisposto dal Consiglio Direttivo entro 4 mesi dalla chiusura dell’anno solare.

- deliberare sul programma e sugli indirizzi generali dell’Associazione ed approvare eventuali regolamenti.

- nominare i componenti del Consiglio Direttivo.

- nominare l’eventuale Collegio Sindacale.

- deliberare sugli argomenti sottoposti all’esame dal Consiglio Direttivo e riservati alla sua competenza dal presente statuto.

- deliberare, su convocazione del Consiglio Direttivo, in ordine alle richieste avanzate da un quarto dei soci.

- approvare le quote associative.

- deliberare su eventuali contributi volontari straordinari.

- deliberare su operazioni non previste nel bilancio preventivo il cui valore unitario comporti un impegno finanziario oltre euro 3.000,00 per operazione.

- deliberare su ricorso presentato dal socio relativo alla sua esclusione.

L’assemblea è regolarmente costituita in prima convocazione con la presenza della metà più uno dei soci, in seconda convocazione con qualunque numero dei soci presenti e delibera sugli argomenti all’ordine del giorno a maggioranza semplice dei voti.

L’assemblea straordinaria delibera:

- sulle modifiche allo statuto

- sulle proposte di natura immobiliare di qualsiasi tipo

- scioglimento dell’associazione

con  il voto favorevole dei due terzi di tutti gli associati, in prima convocazione; con il 50%+1 di tutti gli associati in seconda convocazione.

Ove non si raggiunga tale maggioranza, anche in seconda convocazione,  si provvederà a convocare l’assemblea straordinaria una terza volta ed essa delibererà validamente col 40% di tutti gli associati.

Le assemblee sono convocate mediante raccomandata, consegnata a mano diretta a ciascun socio o affissione in sede o via email, almeno 7 giorni prima della data di convocazione con l’indicazione degli argomenti all’ordine del giorno.

Le assemblee sono presiedute dal Presidente o da un socio nominato dall’assemblea stessa prima dell’inizio dei lavori.

Di ogni assemblea sarà redatto apposito verbale da trascrivere sul libro delle assemblee dell’associazione.

Delle delibere assembleari sarà data comunicazione mediante affissione in sede, sul sito web dell’associazione o avviso via email ai soci.

 

9. CONSIGLIO DIRETTIVO

L’associazione è amministrata da un Consiglio  Direttivo nominato dall’assemblea ordinaria degli associati.

Il Consiglio Direttivo è composto da 5 persone fisiche; tutte le cariche in seno alla società sono gratuite.

I membri del Consiglio Direttivo durano in carica tre anni e possono essere rieletti per un ulteriore triennio consecutivo. Se nel corso dell’esercizio vengono a mancare uno o più consiglieri, il Consiglio Direttivo provvederà alla loro sostituzione nominando i primi fra i non eletti dandone comunicazione nella prima assemblea; i consiglieri così nominati restano in carica fino allo scadere del mandato triennale. In caso di impossibilità di nominare i nuovi consiglieri sarà compito dell’assemblea provvedere alla sostituzione dei mancanti che rimarranno in carica fino allo scadere del mandato triennale.

Il Consiglio ha il compito di attuare gli scopi statutari in armonia con le deliberazioni dell’Assemblea generale dei soci; fra l’altro è responsabile dell’amministrazione sociale e dovrà redigere annualmente, entro tre mesi dalla chiusura dell’esercizio, il rendiconto annuale consuntivo e preventivo; inoltre il Consiglio Direttivo, a titolo esemplificativo e non esaustivo delibera in merito:

  • alle nomina del Presidente e del Vicepresidente;

  • alle domande di ammissione, recesso ed esclusione di soci;

  • alla determinazione del valore della quota sociale iniziale e delle quote associative annuali;

  • all’esercizio del potere di spesa;

  • alla stipula di accordi e convenzioni con Enti, istituzioni, soggetti privati economici e non;

  • alla ratifica  dell’applicazione di provvedimenti di recesso ed esclusione nei confronti degli associati;

  • alla richiesta di finanziamenti ad Istituti Bancari, Istituzioni, Fondazioni ed altri Enti autorizzati;

  • all’affidamento di incarichi ed eventuali preventivi;

  • la proposta degli indirizzi programmatici dell’associazione;

  • la nomina di eventuali responsabili per i rapporti con le istituzioni.

Il Consiglio Direttivo è investito di tutti i poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione inerenti la gestione dell’associazione ad eccezione di quelli che la legge o lo Statuto riservano all’Assemblea.

Il Consiglio Direttivo si riunisce ogniqualvolta lo ritenga opportuno il Presidente o quando lo richieda un terzo dei Consiglieri.

Gli avvisi di convocazione verranno comunicati dal Presidente almeno cinque giorni prima di ciascuna riunione per iscritto anche a mezzo telefax o posta elettronica.

Il Consiglio è presieduto dal Presidente, oppure, in sua assenza, dal Vice Presidente o, qualora questi mancassero, dal Consigliere più anziano di età. Le riunioni sono valide quando è presente la maggioranza dei consiglieri. Non sono ammesse deleghe. Le deliberazioni sono prese a maggioranza assoluta dei presenti; in caso di parità prevale il voto di chi presiede.

 

10. PRESIDENTE

Il Presidente ha la rappresentanza legale dell’Associazione sia nei rapporti interni che in quelli esterni; vigila e cura perché siano attuate le deliberazioni del Consiglio Direttivo e dell’Assemblea; provvede alla osservanza delle disposizioni statutarie e alla disciplina sociale.

In caso di urgenza può agire con i poteri del Consiglio Direttivo; le sue deliberazioni così adottate dovranno tuttavia essere sottoposte all’approvazione di quest’ultimo nella sua prima riunione. In caso di assenza o di impedimento temporaneo il Presidente è sostituito dal Vice Presidente. In caso di dimissioni del Presidente spetta al Consiglio Direttivo di disporre la nomina di un nuovo Presidente fra i membri restanti.

 

11. IL COLLEGIO SINDACALE

Il Collegio Sindacale è nominato dall’Assemblea qualora la stessa lo ritenga necessario e quando norme di legge civili e/o fiscali lo prevedano obbligatorio. E’ composto di tre membri effettivi e due supplenti, tutti con idonea capacità professionale, anche non associati, la cui funzione è controllare la correttezza della gestione in relazione alle norme di legge e di Statuto, predisponendo una relazione annuale in occasione dell’approvazione del rendiconto consuntivo e preventivo. Non è previsto alcun compenso per i membri del Collegio Sindacale.

 

12. IL BILANCIO

L’esercizio economico si chiude al 31 dicembre di ogni anno; entro quattro mesi dalla chiusura dell’esercizio il Consiglio Direttivo sottoporrà all’Assemblea il rendiconto consuntivo relativo all’anno precedente ed il bilancio preventivo relativo all’anno successivo.

Gli eventuali utili o avanzi di esercizio dovranno essere impiegati esclusivamente per la realizzazione delle attività istituzionali e di quelle ad esse direttamente connesse di cui all’art. 4.

Gli utili o avanzi di gestione, nonché fondi, riserve o capitale non verranno distribuiti neanche in modo diretto durante la vita dell’Associazione, salvo che la destinazione e/o distribuzione non siano imposte dalla legge e siano effettuate a favore di altre Onlus e/o Associazioni di volontariato che per Statuto e/o Regolamento, perseguano fini di educazione giovanile.

 

13. SCIOGLIMENTO

Lo scioglimento e/o liquidazione dell’Associazione e la nomina dei liquidatori devono essere deliberati dall’Assemblea. La delibera di scioglimento e/o liquidazione dell’Associazione dovrà essere presa dall’Assemblea Straordinaria, secondo quanto previsto dal presente Statuto al riguardo.

In caso di scioglimento, per qualsiasi causa esso intervenga, la devoluzione del patrimonio, sentito l’organismo di controllo di cui all’art. 3 comma 190, della Legge n. 662/96 e salva diversa destinazione imposta dalla Legge, sarà effettuata ad altre Associazioni di volontariato Onlus operanti in settore identico e/o analogo.

 

14. ASPETTI FISCALI

L’Associazione, in quanto iscritta presso l’Albo Regionale delle Onlus godrà dei benefici fiscali previsti dalla L. 04.12.1997 n. 460. L’associazione potrà iscriversi al Registro Regionale del Volontariato, tenuto presso la Provincia di Prato, ed usufruire dei benefici fiscali previsti dalla L. 11.08.1991 n. 266.

Per quanto non è previsto dal presente Statuto, si fa riferimento alle norme del Codice Civile e alle Leggi vigenti in materia.

Letto Approvato e sottoscritto dai soci fondatori.

 

BELLANDI LINA PAOLA

BINI MARIO GIUSEPPE

FEDI ROBERTO

FRANCESCHINI GIULIANO

GORI EGISTO

LOMBARDI RENZA GIUSEPPINA

MARTIN GIANFRANCO

MORINI LORIS

PAPI RICCARDO

SANESI RAFFAELE ERMOLAO

VANNUCCI GIOVANNI



 

bottom of page